Municipio, Sala del Consiglio Comunale

La grande tela fu commissionata a Cesare dell’Acqua al fine di ornare la sala del Maggior Consiglio – oggi del Consiglio Comunale - nel Palazzo Municipale di Trieste. In quest'opera il pittore si firma orgogliosamente "civis tergestinus".

 

La prosperità commerciale di Trieste - 1877
Palazzo del Municipio di Trieste

prosperità cesare

La scena è dominata dalla personificazione della città, incoronata e seduta su un trono in riva al mare. Indossa una tunica romana bianca e rossa - i colori di Trieste – e con la mano sinistra regge un remo sulla cui pala spicca l’alabarda, simbolo di Trieste. È ritratta nell’atto di accogliere le offerte dei diversi paesi, riconoscibili dai costumi nazionali e/o dai prodotti tipici che recano in dono. Spiccano tra i personaggi la figura femminile che rappresenta la Grecia e Albania: porta in dono uve e fichi oltre a un piccolo braciere, in cui ardono incensi, su un ricco piatto d’oro. Dietro con un ramo di datteri, viene l’Egitto che s’unisce all’India. Entrambe le nazioni reggono la scritta “Suez”.
Alle spalle di Trieste sono riconoscibili le allegorie di Pittura, Scultura e Architettura. Alla sua sinistra, in basso, siede la Storia che illustra alcuni reperti archeologici a un gruppo di ragazzi. Nè dimentica il pittore le scuole comunali cittadine, rappresentate da due giovani concentrati a copiare bassorilievi.
Due uomini robusti stanno ormeggiando un’imbarcazione, sul cui pennone sventola il vessillo con il motto: “Prosperitas”. Nel cielo in volo, l’allegoria della Telegrafia che porge il saluto alle genti.
Sullo sfondo si possono identificare alcuni degli edifici più noti della città come la Cattedrale di San Giusto, il Municipio, la Stazione ferroviaria, la cupola di Palazzo Carciotti e il porto con le navi.