Castello di Miramare

L’Arciduca Massimiliano d’Asburgo affidò, per la prima volta, una commissione al pittore Cesare Dell’Acqua nel luglio 1857: gli chiese di immortalare la cerimonia di nozze con la principessa Carlotta del Belgio avvenuta a Bruxelles. 



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Le nozze di Massimiliano e Carlotta – 1857
Museo storico e il Parco del Castello di Miramare


Successivamente gli fu affidata sempre per il Castello la realizzazione di una serie di sette dipinti che rievocassero eventi storicamente memorabili avvenuti a Miramare, nel passato e nel presente. Lo storico triestino Pietro Kandler fornì i temi per i primi bozzetti e creò le epigrafi in latino che furono incise sulle cornici dei quadri.

Al 1857 risale la commissione dei primi due dipinti i cui temi erano da un lato un fatto storico documentato legato all’Imperatore Leopoldo I d'Asburgo e dall’altro una rievocazione in età romana con Livia, moglie di Augusto.

Nel 1863 Dell’Acqua fu nuovamente chiamato a Miramare per dipingere la Deputazione messicana giunta al castello per incoronare l’arciduca. L’anno successivo Massimiliano stilò l’elenco per il completamento del ciclo pittorico che doveva comprendere ulteriori dipinti con l’arrivo di Elisabetta a Miramare dopo la fuga a Madeira nel 1861, la partenza di Carlotta e Massimiliano per il Messico, l’apoteosi di Massimiliano da collocare a soffitto, il passaggio della nave degli Argonauti - primo soggetto in ordine cronologico nel programma iconografico - che giunse al Castello nel 1868. Nella collocazione dei dipinti furono rigorosamente rispettate le scelte già operate da Massimiliano, scomparso tragicamente nel 1867 in Messico.



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Leopoldo I del Belgio - 1866
Museo storico e il Parco del Castello di Miramare


L’arciduca Massimiliano, a seguito della morte del monarca belga nonchè suocero Leopoldo I, avvenuta nel 1865, commissionò a Dell’Acqua il suo ritratto. Il soggetto è raffigurato in atteggiamento fiero e severo, in veste ufficiale, con la divisa blu profilata d’oro sulla quale spiccano la Gran Croce dell’Ordine di Leopoldo I e quella di ferro di Prussia.

 


 

I DIPINTI DEL CICLO OSPITATO NELLA SALA DEDICATA AGLI EVENTI STORICAMENTE MEMORABILI AVVENUTI A MIRAMARE

 

Leopoldo I Imperatore d’Asburgo visita il convento francescano a Grignano – 1857
Museo storico e il Parco del Castello di Miramare

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Questo dipinto risulta essere il primo commissionato da Massimiliano al pittore per la sala storica del Castello dedicata a Miramare.
Nel dipinto viene descritta la visita, avvenuta nel 1660, dell’Imperatore Leopoldo I d'Asburgo al convento francescano di Grignano. Cesare Dell'Acqua si documentò con attenzione, consultando le fonti storiche disponibili.
L’Imperatore - il cui ritratto è ispirato alla statua esistente in piazza della Borsa a Trieste - viene ricevuto dal barone de Fin, delegato dalla città di Trieste. Il pittore caratterizza i numerosi personaggi in veste ufficiale soffermandosi su elementi di forte connotazione come l’abbigliamento: l’Imperatore, in posizione centrale, è vestito di nero con i tacchi delle scarpe rossi, come dettava l’ultima moda nobiliare del tempo. 


L’Imperatrice Livia a Grignano – 1858
Museo storico e il Parco del Castello di Miramare

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Il secondo quadro commissionato dall’Arciduca a Cesare dell’Acqua - e accolto con molto entusiasmo, secondo quanto riportano i quotidiani dell’epoca - celebra l’antichità classica romana. L’Imperatrice Livia, sul triclinio, appare circondata da musicisti, danzatrici, servitori e dal suo seguito in una ricostruzione ottocentesca del portico di una domus. Tra le statue raffigurate nel porticato si riconoscono Apollo e altri idoli pagani mentre ceste piene d’uva, anfore e un personaggio intento a versare il vino ricordano le vendemmie del Pucino, vino così denominato dalla collina alle spalle del Castello sui cui pendii si allineano i vigneti.

 


Massimiliano riceve la deputazione messicana che gli offre la corona del Messico – 1864
Museo storico e il Parco del Castello di Miramare

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Cesare dell’Acqua era presente alla cerimonia durante la quale una deputazione messicana offrì a Massimiliano la corona del Messico anche se, quasi sicuramente, il dipinto fu realizzato solo successivamente a Bruxelles, sulla scorta delle fotografie scattate nel corso dell’evento. La cerimonia si svolse il 3 ottobre 1863 nella camera da letto della coppia arciducale, situata al piano terra del Castello. Infatti, all’epoca i lavori del secondo piano, quello di rappresentanza, non erano ancora terminati. Alle pareti è possibile riconoscere i ritratti in forma ovale dell’Imperatore Francesco Giuseppe, di Karolina Augusta di Baviera e di Francesco I.

 


L’arrivo di Elisabetta d’Austria a Miramare – 1865
Museo storico e il Parco del Castello di Miramare

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Cesare Dall’Acqua non assistette in prima persona all’evento ma, basandosi sulle descrizioni ricevute, dipinse ad acquerello un bozzetto preparatorio (tuttora conservato presso il Museo del Castello di Miramare) che non differisce molto dalla versione finale.
Il 18 maggio 1861 Elisabetta d’Austria arrivò a Miramare dal viaggio di ritorno dall’isola di Madeira. Al Castello fu accolta dalla cognata Carlotta e dagli arciduchi d’Austria Alberto, Guglielmo, Enrico e Giuseppe, il principe Alessandro d’Assia, la contessa Esterhazy e la principessa Auersperg, nonché da “uno stuolo di ufficiali gallonati e di domestici ancora più decorati dei militari”. Sullo sfondo del dipinto si può notare la ricca vegetazione del parco voluto da Massimiliano: agavi in vasi di terracotta decorano la ringhiera e l’edera ricopre le pareti dello scalone. Si intravvede anche la banda, intenta a suonare nel piazzale del Castello. L’imperatore Francesco Giuseppe e Massimiliano sono sulla scialuppa e indossano l’uniforme d’artiglieria, mentre i marinai del piroscafo inglese Victoria and Albert tengono alzato il remo in segno di saluto.

 


Partenza di Massimiliano e Carlotta per il Messico – 1866
Museo storico e il Parco del Castello di Miramare

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Il pittore Cesare Dell’Acqua non si trovava a Trieste durante questo evento e chiese allo storico triestino Pietro Kandler la descrizione del fatto e le minuziosità. Tra la folla festante il pittore inserì personaggi noti (come lo stesso Kandler), consiglieri comunali, membri della Deputazione di Borsa e, a bordo sulla scialuppa imperiale, Adrian Woll, uno dei membri della Deputazione Messicana. Oltre ai gentiluomini e alle nobildonne, vengono raffigurate anche alcune contadine, riconoscibili dai copricapi bianchi. Massimiliano e Carlotta partirono dall’affollato porticciolo di Miramare, salutati anche dai marinai con il tradizionale gesto dei remi alzati. La coppia è ritratta sulla lancia imperiale dov’è issata la bandiera messicana, pronti a trasferirsi sulla fregata Novara che li avrebbe condotti verso il Nuovo Mondo.

 

 

Massimiliano che fonda il Castello di Miramare (L’apoteosi di Massimiliano) – 1867
Museo storico e il Parco del Castello di Miramare

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Il grande dipinto, posto al centro del soffitto ligneo della sala, raffigura Massimiliano con un braccio alzato, abbigliato con la cappa imperiale di velluto rosso e il collare dell’Ordine del Toson d’Oro, mentre dà ordini al “Genio delle Belle Arti”, raffigurato ai suoi piedi, intento a tracciare il progetto del Castello di Miramare. Sullo sfondo è visibile la vegetazione del Parco del Castello e, in cielo, l’aquila messicana che trasporta lo scettro dell’Impero tenendo in bocca un serpente. Il neoimperatore è circondato dalle personificazioni delle Arti (pittura, architettura e scultura), dei Continenti (Europa, America e Africa) mentre in cielo un amorino regge tra le mani una benaugurante cornucopia. Sullo sfondo si intravvede anche la Sfinge, collocata a tutt’oggi sul molo del porticciolo del Castello.

 


I primi abitanti di Grignano vedono passare la nave degli Argonauti – 1867
Museo storico e il Parco del Castello di Miramare

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Un anno dopo la partenza di Massimiliano per il Messico, il conservatore di Miramare Radonetz inviò una lettera a Cesare dell’Acqua commissionandogli un’opera il cui soggetto era l’avventura degli Argonauti, probabilmente quale metafora dell’esperienza messicana del neoimperatore. Infatti, secondo quanto narrato da Plinio il Vecchio nel libro III del Naturalis Historia - dedicato alla fondazione della X Regio - gli Argonauti, partiti dal Mar Nero, dopo aver attraversato il Danubio e la Sava, arrivarono alle Alpi Giulie da dove, trasportando a spalla la loro nave, giunsero nell’Alto Adriatico alle foci del Timavo.
In primo piano del dipinto sono rappresentati i primi abitanti del promontorio di Miramare intenti a salutare la leggendaria nave che attraversa il golfo di Trieste.